Museo Naturalistico Archeologico dell'Appennino Pistoiese

Il soggetto gestore

L’Associazione Gruppo Naturalistico Appennino Pistoiese, costituita nel 2001, si è da sempre impegnata in attività scientifiche e didattiche.

Ha collaborato con l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Pistoia, l’Amministrazione comunale di San Marcello Pistoiese e l’Ecomuseo per la realizzazione del Museo Naturalistico Archeologico dell’Appennino Pistoiese con sede definitiva presso Palazzo Achilli a Gavinana.

Negli anni ha instaurato collaborazioni scientifiche con le Università di Firenze e Perugia, il CNR (Istituto di Bioeconomia) e altre istituzioni italiane ed estere per progetti di ricerca che hanno portato a risultati pubblicati su riviste specialistiche. Svolge costantemente attività di divulgazione con conferenze e workshop tematici e partecipazione a convegni di biologia e paleontologia.

Il Museo Naturalistico Archeologico dell’Appennino Pistoiese

Il MuNAP - acronimo di Museo Naturalistico Archeologico dell’Appennino Pistoiese - fa parte dell’Itinerario Naturalistico dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese e nasce grazie al lavoro di documentazione del territorio, portato avanti dal Gruppo Naturalistico Appennino Pistoiese (GNAP) a partire dagli anni ’70 del secolo scorso.

L’attuale allestimento museale nei locali di Palazzo Achilli è stato inaugurato a giugno 2018 e ha visto la riorganizzazione dei reperti, per una più efficace valorizzazione degli aspetti scientifici e didattici e una migliore fruizione del materiale esposto.

Il museo documenta la storia naturale del territorio montano pistoiese e le sue prime colonizzazioni umane.

Espone numerose specie animali: tassi, volpi, pipistrelli, pettirossi, gufi, insetti e molti altri, tra cui un bellissimo esemplare maschio di Lupo appenninico (Canis lupus italicus), ritrovato nella Valle della Verdiana.

Una sezione è dedicata ai minerali e ai “diamanti di Pistoia”, utilizzati in passato per impreziosire gli anelli del Granduca di Toscana; mentre una serie di utensili in selce, reperti ossei di animali alpini e ricostruzioni di accampamenti permettono un viaggio alle origini delle popolazioni appenniniche.

Tra le collezioni più importanti conservate ci sono sicuramente quelle paleontologiche. I fossili ci raccontano di un mondo molto diverso da quello attuale: felci fossilizzate del Carbonifero con oltre 300 milioni di anni di età; pesci fossili del Samoggia, testimoni di un’Italia sommersa e dominata da un clima tropicale; impronte fossili del primo animale che milioni di anni fa camminava su ciò che poi sarebbe diventata una roccia dell’Appennino Pistoiese.

Una menzione speciale merita lo scheletro di una femmina di Orso delle caverne (Ursus spelaeus), proveniente dalla Grotta dei Porci in Val di Lima, che ha restituito un gran numero di reperti appartenenti a questa specie, presente sulla nostra montagna fino a 24.000 anni fa quando si estinse durante la fase più fredda dell’ultima era glaciale.

Associazione Gruppo Naturalistico Appennino Pistoiese